Negli Stati Uniti, un nuovo test di screening per il cancro al colon retto sta suscitando grande interesse nella comunità medica e tra il pubblico.

Questo esame del sangue, denominato Shield, promette di rivoluzionare l’approccio allo screening grazie alla sua minore invasività rispetto ai metodi tradizionali. Tuttavia, nonostante sia già disponibile in commercio, attende ancora l’approvazione ufficiale dalla Food and Drug Administration (FDA).

Il test Shield si distingue per la sua capacità di offrire uno screening meno invasivo e più accessibile. A differenza della colonscopia e dell’analisi delle feci, questo esame del sangue riduce notevolmente il disagio psicologico associato allo screening del cancro al colon retto.

Secondo i dati disponibili fino a giugno 2024, Shield ha dimostrato un’elevata efficacia nell’identificare l’83% dei casi di cancro al colon retto nelle fasi iniziali. Nonostante ciò, la sua capacità di rilevare polipi avanzati rimane limitata (13%), con una percentuale del 10% di falsi positivi.

Stop colonscopia ed esame delle feci: questo test per il cancro al colon ha altre applicazioni

I metodi tradizionali per lo screening del cancro al colon retto includono l’esame delle feci e la colonscopia. L’esame delle feci permette la rilevazione del DNA tumorale o tracce minime di sangue associate a tumori o polipi attraverso un semplice prelievo da analizzare in laboratorio. La colonscopia invece offre una visione diretta dell’interno del colon ed è capace di individuare fino al 95% dei tumori, consentendo anche la rimozione dei polipi precancerosi durante lo stesso esame.

La prevenzione gioca un ruolo cruciale nella lotta contro il cancro al colon retto. Uno stile di vita sano che include attività fisica regolare, una dieta ricca in fibre seguendo i principi della dieta mediterranea, moderazione nel consumo d’alcol e astensione dal fumo può ridurre significativamente i rischi associati a questa malattia. Tra i fattori che aumentano il rischio vi sono obesità, malattie croniche come il morbo di Crohn o il diabetes mellitus tipo 2; sedentarietà; bassi livelli plasmatici vitaminici D; consumo elevato d’alcol; fumo; assunzione frequente carne rossa.

In Italia nel 2022 questa neoplasia rappresentava la seconda causa più comune tra gli uomini e la terza tra le donne per incidenza cancerogena secondo i dati forniti dal Ministero della Salute con tassi sopravvivenza stimati intorno al 65-66% a cinque anni dalla diagnosi.

L’introduzione dello Shield negli Stati Uniti apre nuove prospettive nello screening del cancro al colon retto che potrebbero portare a cambiamenti significativi nei protocolli attuali se confermatissimo anche oltre oceano dopo le necessarie approvazioni regolamentari.