Si definisce Morbo di Chron una malattia infiammatoria dell’intestino che può colpire anche l’intero tratto gastrointestinale. I sintomi da riconoscere sono diversi in base alla localizzazione e, in tanti casi, comportano condizioni invalidanti per il paziente.
Un’attivazione immunitaria cronica o recidivante nel tratto gastrointestinale è la causa della malattia di Chron, una delle principali forma di malattie infiammatorie dell’intestino insieme alla rettocolite ulcerosa. Prevalentemente il Morbo colpisce l’ultima parte dell’intestino tenue e il colon, e si caratterizza per ulcere conseguenti all’infiammazione. Il trattamento efficace è fondamentale per non correre il rischio di complicanze come la stenosi ossia i restringimenti intestinali e le fistole, perforazioni che richiedono un’operazione chirurgica.
La ricerca sta facendo passi in avanti nella cura della malattia di Chron ma ad oggi non se ne conoscono ancora le cause. I ricercatori stanno cercando di risalire all’origine della manifestazione senza successo, al perché le cellule del sistema immunitario attaccano l’intestino. In questo modo, potrebbero rivoluzionare la gestione della patologia.
Come riconoscere il Morbo di Chron, sintomi e diagnosi precoce
Come accennato, i sintomi variano in base al tratto gastrointestinale colpito dalla malattia. I pazienti soffrono di dolore addominale, diarrea cronica con durata superiore alle 4 settimane, perdita di peso, febbricola persistente. Nei casi più gravi si possono formare ulcere nell’intestino ma, fortunatamente, oggi la medicina impedisce di arrivare a complicanze serie con trattamenti del Morbo di Chron adeguati.
La diagnosi precoce è fondamentale per poter garantire al paziente una qualità della vita più soddisfacente. Basta un’analisi del sangue, un’analisi delle feci ed esami non invasivi all’addome (come un’ecografia delle anse intestinali o una risonanza magnetica addominale), per accertare la patologia e non confondere i sintomi con la sindrome del colon irritabile. Altri esami più invasivi sono la gastroscopia e la colonscopia che consentono una valutazione più diretta della mucosa intestinale. Una volta diagnosticato il morbo, il paziente potrà subito iniziare le cure o sottoporsi ad intervento chirurgico se necessario.
La ricerca permette di somministrare terapie capaci di interferire con i processi infiammatori e autoimmuni del Morbo di Chron. Immunosoppressori riducono l’attività del sistema immunitario. Di grande importanza negli ultimi anni è lo sviluppo di terapie di ultima generazione, come quelle con anticorpi monoclonali ustekinumab. Uno studio multicentrico pubblicato sulla rivista Lancet Gastroenterology Hepatology, è stato il primo al mondo incentrato proprio sul Morbo di Chron e sulle nuove terapie.