Ci sono ancora troppe fake news sul diabete. Un milione di italiani ha il diabete di tipo 2 senza saperlo, mentre quasi 4 milioni sono a rischio, perché in pre-diabete o in sindrome metabolica.
Oggi è fondamentale smantellare le falsità che circondano il diabete e promuovere una comprensione più approfondita per ridurre lo stigma e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
La causa del diabete è lo zucchero
FALSO. Nel caso di diabete di tipo 1 le cause sono ancora sconosciute, ma sono di natura genetica e prevedono una mancanza di insulina. Per il diabete di tipo 2 c’è invece una riduzione nella produzione di questo ormone, che ha il ruolo di regolare i livelli di zuccheri nel sangue, indipendentemente da quello che mangiamo.
La convinzione nasce dal fatto che l’abuso di grassi saturi, contenuti in genere nelle carni rosse e di zuccheri semplici possono portare a sovrappeso, che può causare insulino-resistenza, che ha come conseguenza il diabete di tipo 2.
Fake news sul diabete: è ereditario
FALSO. È sicuramente vero che ci sia una predisposizione genetica, ma non basta per sviluppare la malattia. In altri termini avere un genitore con diabete non significa che ci ammaleremo con certezza. D’altro canto non avere parenti stretti con diabete, non ci mette al riparo dalla patologia. Nel diabete di tipo 2 contano di più gli stili di vita.
Fake news sul diabete: bisogna stare sempre a dieta
FALSO. Per gestire il diabete bisogna seguire un’alimentazione il più varia possibile, la stessa che seguono le persone che vogliono rimanere sane. Quindi riduzione degli zuccheri semplici, si scelgono i cibi integrali e non raffinati, pochi grassi animali, due porzioni di frutta e tante verdure.
I diabetici non devono mangiare carboidrati
FALSO. Chi ha il diabete deve stare molto attento con gli zuccheri semplici, quindi principalmente deve limitare i dolci a occasioni speciali. Per quanto riguarda gli zuccheri complessi, come pasta e riso, devono costituire circa la metà delle calorie giornaliere totali. La scelta dovrebbe ricadere su cereali integrali, come pasta, riso e pane integrali e legumi, che com’è noto contengono una larga percentuale di carboidrati. Sappiamo che le fibre aiutano a tenere sotto controllo la glicemia.
L’unica frutta che può mangiare un diabetico è la mela verde
FALSO. Nell’alimentazione del diabetico si prevedono due porzioni di frutta al giorno, meglio se lontane dai pasti. Si possono mangiare tutti i i tipi di frutta, limitando il consumo di alcune varietà particolarmente zuccherine come banane, fichi, uva, cachi e castagne.
Fake news sul diabete: è la malattia degli anziani
FALSO. Per quanto riguarda il diabete di tipo 1 bisogna ricordare che in genere compare in età giovanissima, tanto da essere chiamato anche diabete giovanile, anche se può sopraggiungere a qualsiasi età. Per quanto riguarda il diabete di tipo 2 c’è effettivamente un legame con l’età, ma dipende essenzialmente da scorretti stili di vita. Ultimamente ad esempio stanno aumentando le persone giovani e in sovrappeso che già soffrono di diabete di tipo 2.
L’insulina serve solo se si ha il diabete grave
FALSO. Nel diabete di tipo 1 l’insulina è una cura indispensabile e salva vita in qualsiasi circostanza. Nel diabete di tipo 2, specie all’inizio, si preferiscono terapie non a base di insulina, anche se in alcuni momenti della vita di un diabetico, il medico può decidere di prescrivere insulina.
Le persone con diabete di tipo 1 possono fare a meno dell’insulina
FALSO. Nelle persone con diabete giovanile l’insulina è salva vita. Ricordiamo che questa malattia nella forma del tipo 1 è causata dall’assenza di produzione di questo ormone fondamentale per il controllo dello zucchero. Non assumerla significa andare incontro a coma e morte.
Chi ha il diabete di tipo 1 non può fare sport
FALSO. È vero il contrario. Fare attività fisica è ideale sia per la prevenzione, sia per la gestione del diabete. Anche nel tipo 1 gli esperti la raccomandano, tanto che molti diabetologi la inseriscono nella terapia vera e propria, come fanno con i farmaci. È importante però che il paziente impari la gestione dell’insulina e del cibo prima, durante e dopo l’attività fisica.
Se in gravidanza avrai il diabete gestazionale, ti rimarrà anche dopo il parto
FALSO. Tendenzialmente il diabete gestazionale, che è un aumento della glicemia che si verifica nel secondo o terzo trimestre di gravidanza in donne a rischio, si risolve proprio con il parto. È comunque un fattore di rischio, solo se le donne dopo la gravidanza hanno comportamenti a rischio, come una dieta sbilanciata o l’assenza di attività fisica.
Fonte: ok-salute.it