I grassi come il colesterolo sono insolubili nel sangue e per essere trasportati da e verso i tessuti  dell’organismo devono necessariamente essere impacchettati in molecole specializzate, immaginabili come piccoli taxi: le lipoproteine.

Queste lipoproteine espongono verso l’esterno specifiche proteine che ne determinano caratteristiche e funzionalità, ovvero le apo-lipoproteine.

L’apolipoproteina B (ApoB) è l’apolipoproteina che si trova sui seguenti taxi:

  • chilomicroni (i primi taxi che si occupano di caricare i grassi appena assorbiti dall’intestino, dopo i pasti),
  • lipoproteine a densità molto bassa (VLDL),
  • lipoproteine a densità intermedia (IDL)
  • lipoproteine a bassa densità (LDL), il cosiddetto colesterolo cattivo,
  • e lipoproteine (a).

Ad accomunare questi trasportatori è che, semplificando, sono tutti responsabili delle tratte “verso la periferia”, ovvero di portare i grassi ai tessuti e alle cellule che ne hanno bisogno in giro per l’organismo. Purtroppo quando sono in eccesso potrebbero rendersi responsabili del deposito di grassi nei vasi sanguigni, dove possono accumularsi e creare le pericolose placche aterosclerotiche.

L’ApoB non si trova invece nelle lipoproteine ad alta densità (HDL), spesso indicate come colesterolo buono, che si occupano del tragitto opposto, dalla periferia al fegato, ripulendo anche le arterie. Le HDL espongono invece Apo A.

PERCHÉ VENGONO MISURATE IN LABORATORIO?

Attraverso meccanismi solo parzialmente compresi, livelli troppo elevati di ApoB, in particolare se associati alle LDL, sono alla base del del processo di formazione delle placche responsabili di malattie vascolari come infarto e ictus.

Recenti evidenze in letteratura sembrano suggerire che le concentrazioni di ApoB possano essere un indicatore più preciso rispetto al colesterolo totale o quello LDL del rischio cardiovascolare, anche se per ragioni principalmente storiche di costo/complessità, la tendenza è di ricorrere ancora ai dosaggi più noti.

È importante sottolineare che si trova una e una sola molecola di ApoB100 per ciascuna lipoproteina di origine epatica (mentre può variare la quantità di colesterolo trasportata), quindi è possibile stimare per estensione il numero di lipoproteine in circolo di origine epatica.

È infine interessante notare che mutazioni genetiche nel gene APOB100, contenitore delle istruzioni per l’assemblaggio delle ApoB, sono la causa dell’ipercolesterolemia familiare, una forma ereditaria (autosomica dominante) responsabile di livelli troppo elevati di colesterolo nel sangue.

APO B48 O APO B100?

Esistono due forme circolanti di Apo B:

  • Apo B48, prodotto dall’intestino tenue,
  • Apo B100, prodotto dal fegato.

Il diverso nome deriva dall’osservazione che l’ApoB intestinale (tipica quindi dei chilomicroni) ha una massa molecolare pari al 48% di quella dell’ApoB epatica.

I chilomicroni sono le particelle lipoproteiche che trasportano i lipidi alimentari dal tratto digerente, attraverso il flusso sanguigno, ai tessuti, ma principalmente al fegato; qui i lipidi alimentari vengono riconfezionati in taxi che espongono apo B-100 per la sintesi di VLDL ricche di trigliceridi, che verranno poi reimmesse nel torrente circolatorio, con l’obiettivo di rilasciare gradualmente il contenuto di grassi alle cellule che ne hanno bisogno.

La progressiva perdita del contenuto di trigliceridi trasforma le VLDL in lipoproteine a densità intermedia (IDL) e infine in LDL.

Ogni particella VLDL contiene una e una sola molecola di apo B-100, che viene trattenuta quando vengono rilasciati i trigliceridi, fino a diventare LDL ricche di colesterolo, in cui Apo B-100 è riconosciuto dai recettori presenti sulla superficie di molte delle cellule del corpo che promuovono l’assorbimento del colesterolo all’interno della cellula stessa.

INTERPRETAZIONE

  • Un valore elevato di apolipoproteina B è associato a un aumentato rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica.
  • Valori estremamente bassi di ApoB (inferiori a 48 mg/dL) sono correlati al possibile malassorbimento dei grassi introdotti con la dieta, condizione che espone al rischio di sviluppare polineuropatia.

ALTRI FATTORI

Tra gli altri fattori in grado di aumentare i valori circolanti di ApoB si annoverano:

  • Diabete
  • Effetti indesiderati di alcuni farmaci (androgeni, betabloccanti, diuretici, progestinici)
  • Ipotiroidismo
  • Sindrome nefrosica (una malattia renale)
  • Gravidanza (i livelli aumentano temporaneamente e diminuiscono nuovamente dopo il
  • parto)

I livelli di Apo B possono invece diminuire in qualsiasi condizione che influisca sulla produzione di lipoproteine o sulla sua sintesi nel fegato, ad esempio:

  • Effetti indesiderati di farmaci (estrogeni, statine, niacina e tiroxina)
  • Ipertiroidismo
  • Malnutrizione
  • Sindrome di Reye
  • Riduzione di peso
  • Malattia grave e chirurgia (in quanto forte stress per l’organismo)
  • Cirrosi epatica

PERCHÉ LA MISURAZIONE DI APOB È PIÙ SENSIBILE DEL COLESTEROLO LDL?

Il dosaggio del colesterolo LDL non riflette le effettive concentrazioni di particelle in circolo, perché viene calcolato per differenza tra il colesterolo totale e le altre molecole che concorrono al totale (HDL e trigliceridi); più correttamente dovrebbe in effetti essere indicato per questa ragione come LDL-C.

Il valore di LDL-C è quindi solo una stima matematica delle reali concentrazione delle molecole LDL, ultime responsabili dei danni aterosclerotici.

Sapendo che ciascuna molecola LDL espone una ApoB, rilevando la concentrazione di quest’ultime è possibile ottenere una stima molto più precisa dell’effettiva concentrazione di LDL.

In questo senso:

  • pazienti con livelli accettabili di LDL, ma ApoB elevata, rimangono a maggior rischio di sviluppare eventi cardiovascolari;
  • al contrario, pazienti con livelli di ApoB accettabili, ma con aumenti moderati di colesterolo non HDL, presentano un rischio ridotto.

In altre parole, tra il valore di LDL e quello di ApoB in genere si dà maggior peso al secondo.

 

Fonte: The Wom Healthy